Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

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Zanazzo, Giggi 50 occorrenze

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de la novena, la notte, quello che la fa, se la deve passà’ ppe’ le scale de casa; poi quanno sôna mezzanotte, se deve affaccià’ ar portone, e su

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romana. Arivati che ssaréte llì, l’ammalato deve fa’ dda sé un bbella bbucia pe’ ttera. Un passo addietro. Me so’ scordato de divve che l’ammalato se deve

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Si fa la conta; quello cui va il punto del conto va sotto. Si fa una riga in terra, per indicare il punto dal quale si deve spiccare il salto

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corallo, e un pezzo d’argento. Tutta ’sta robba se chiama la dota. L’oro drento a la borzetta nun ce se deve mette, si nnó la calamita nun fa gnisun

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La domenica nun se deve mai fa’ bbulle er callaro de la bbucata; perchè si nnó artrimenti, ne soffreno l’anime der purgatorio. E aricordateve che la

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’ ssediole bbasse. Intratanto ch’er malato stà accusì steso longo, una femmina che nun sii però ni una su’ parente, ni una donna de casa de lui, se deve

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Si una donna vô ffa’ ddiventà’ innammorato morto de sé un ômo, je deve mette’, in quarche ccosa che mmagna, un po’ dde quer sangue de quanno lei cià

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. Sicché lei deve stà uno o ddue giorni senza magnà’; se deve purgà’ có’ ll’ojo de rìggine, e ddeve sta’ cco’ le gamme incrociate pe’ ppavura de li

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nascondiglio. Allorchè si sono nascosti, gridano al compagno che li deve trovare: Ti vedoo! Questo si mette in cerca, ed appena ne scorge uno, grida: É rotto

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Si fa la conta. Colui cui torna il conto deve ritirarsi in una camera vicina. Allora il capo-giuoco con gli altri giocatori combinano uno scherzo, o

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Il giuoco consiste nel nominare, invitati che si è a rispondere, un oggetto qualunque che cominci con la lettera C o D o A, lettera che deve

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’ riconsegnà’ la cratura a la provèrpera je deve di’: "Me l’avete dato pagano E vve l’ariconségno cristiano".

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, siconno er tempo che j’ha promesso, prima d’ottienè’ la grazzia, ecco che ccosa deve fa’. Se deve vestì’ ccor un abbito de bbaraccano nero o vviola scuro

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Questo giuoco si fa bendando una persona, la quale deve, in quello stato, avanzarsi verso il posto dove prima le si era mostrata in terra una

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ddeve fa’. Deve ammucchià’ intorno e ssopra la croce ppiù bbrécciole e ppiù ssassetti che j’è possibbile: pe’ ’gni sasso e ’gni brécciola che uno je

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Ecco quello che ss’ha dda fà’. Er primo pidocchio che je s’acchiappa su la testina, si la cratura è ffemmina, je se deve acciaccà’ su la padèlla; si

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Mentre se stà a ttavola, nun se deveno fa’ le croce co’ li cortelli o cco’ le posate, si nnó uno se fa ccattivo ugurio; nun se deve sverzà’ er sale

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mano. A ogni giro la mazzaròcca deve aumentare di forza.

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Quanno rode la parma de la mano dritta, è ssegno che uno deve pijà’ quatrini; allora è mmejo a cchiudella e a mmettessela in saccoccia. Quanno invece

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caso costui deve avere altrettanti sassetti o fagiuoli o altro quanti egli ne serra nel pugno.

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’ subbito, è quello de cucì’ ll’occhio. O ppe’ ccapisse mejo, de fa infinta de cucillo; perchè sse deve pijà’ ll’ago infilato e ffa’ infinta come si uno se

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denti quelle due sillabe zzizzì, e ad un’eguale risposta di colui o di colei su cui siede, deve indovinare chi sia. Se indovina, passa la sua benda a

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Il numero dei giocatori deve essere sempre paro. Se, per esempio, sono in otto, quattro di essi fingono di fare un mestiere, sempre però alla muta

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ttutta ’sta robba se deve fa’ e sse deve dì’ in de lo spazzio d’un’ora sana. Si nnó artrimenti nun vale gnente.

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E’ lletto, in cammera, nun se deve mai mette’ in d’una posizzione che li piedi de chi sta a lletto guardino la porta; si nnó pô èsse’ che in quela

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’ ’gni sera ’na spilla da la finestra, dicenno: "Diavolo, te scongiura: Pe’ . . . . . . ’sta fattura". E accusì ddicenno, se deve smentuvà’ er nome de la

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Nun bisògna mai bbacialli sur collo si nnó je se fa pèrde er sònno. La prima cosa che je se’ déve dà’ ppe’ ppurga è la savonèa. Insinènta che la

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E come il Sartalaquaja, e a’ miei tempi non era affatto conosciuto. Ogni giocatore nel saltare il compagno curvato, deve ripetere il verso della

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. Così avviene pure se presso la buca il pallino a ttiro ha vicino qualche sassolino o altro, e quello che deve tirare a coglierlo dice subito: Senza fôco

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puro la furtuna. Nun se deve mai passà’ pper una porta co’ ddu’ lumi accesi; perchè si nno’ da quela stessa porta ce sorte er morto. Un proverbio de

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La moneta, di cui si è parlato nel precedente giuoco Maróncino, che non viene mossa, è lanciata in alto dal padrone di essa: nell’aria deve brillare

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parte invojata a la cratura. ’Sta funzione, se capisce, che je v’ha ffatta pe’ ddiverse vorte, ma nno da la madre, si nnó nun vale. L’óntatura je la deve

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cosa. Siccome quanno la donna è ggravida, deve fa’ quarche ccascata de sicuro in de la gravidanza, sii pe’ le scale o in antri siti, stii bbene a la

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Polacco. C’è anzi chi intìgna che scavanno bbene bbene sotto ar monte, ce se deve trovà’ la statuva tutta d’oro bbôno de’ re Polacco in persona.

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altri compagni, per numero d’ordine, deve lanciare il suo picchio in terra e poi prenderlo girante, tra la commessura del secondo e del terzo dito nella

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I giocatori, fatta la conta, la quale deve indicare il primo di loro che frulla, ossia che lancia le monete, si dispongono in circolo e ciascuno

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’adesso. — Allora la volete accusì? ecc. Insomma tutto il giuoco consiste in questo: chi va a contrattare la pila, non si deve mai lasciar fuggire di bocca

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Annate dar sempricista e ffateve da’ ddodici bbajocchi de scorza de semirubba. Comprata che l’avete, fatene quattro parte, perchè ’sta cura se deve

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via. L’ultimo di essi, non appena designato per tale, deve subito dire la parola: Sciacquabbicchieri. Se non la dice, si busca, seduta stante, una buona

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prima nei due spazii 10 e 12, e poi in quelli 9 e 11. Giunto al Riposo o Paradiso ha vinto; e, se così è stato pattuito, il compagno perditore deve

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luna, o a lluna piena. Ammalappéna jé pijeno le dòje, bbisogna accènne la làmpena d’avanti l’immaggina de S. Anna che sse deve tienè’ ssur commó in

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capervènere e ffatelo bbulle assieme ar cremor de tartero. De ’sto decotto la madre ne deve bbeve ppiù che j’è ppossibbile, e ne vederà l’affetto. Se

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Quann’uno, sarvognóne, cià la pormonèa, l’unica cosa che (ssi sse vô sarvà’) se deve fa’ ssubbito, è una bbôna sanguigna. Mo’ li mèdechi so

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Un buon numero di fanciulle fanno ruota tenendosi per mano. Una di loro, designata dalla sorte, vien posta nel mezzo del circolo e deve fingere di

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-giuoco, prima di dare un colpo sulle spalle al bendato, per indicargli che deve incominciare il giro in cerca de’ giocatori che a loro volta lo

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Si fa in parecchi ragazzi. Dei tre designati dalla sorte, uno fa il diavolo zoppo, e deve camminare con un sol piede; il secondo fa da portiere, e il

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’ scànnelo dato. Una bbestia che cce mozzica, vôr dì’ ddispiacere che sse deve passà’ per un affare che uno cià ppe’ le mano. Si vv’insognate li

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acchiappare uno dei compagni prima che sia giunto dalla mamma, questo è obbligato a mettersi al suo posto; se no, si deve rimettere in ginocchio egli

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le mani in modo che nulla possa vedere. Il paziente, stando così curvo, deve tenere il piede destro levato, il quale piede sarà sostenuto dal

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numero delle dita alzate, l’altro gli deve somministrare tanti pugni sul dosso, per quante sillabe contengono le seguenti parole: "Si tu ddicevi cinque (o

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